Serpica Naro: aghi, filati e cartamodelli per costruire comunità a Stadera
Nel tratto di via Montegani fra le vie Palmieri e Barrili, di fronte ai giardinetti della Scuola di via Palmieri, è attivo da ottobre il laboratorio di Serpica Naro, associazione che ha fatto della moda, dell’abbigliamento e di un approccio etico a questo settore la chiave di volta di una progetto culturale e sociale aperto al quartiere di Stadera e a tutta Milano. Questa la richiesta del Bando dello “Stadera Contest”, ideato da NOIcoop (C.C.L.= e Dar Casa, le cooperative che gestiscono le due corti, per dare vita a uno dei due locali gemelli ricavati dagli ex lavatoi del complesso “Le 4 Corti”.
È così che oggi, negli spazi dove un tempo gli abitanti si ritrovavano per lavare i panni chiacchierando, di fronte allo sportello di NoiCoop, la cooperativa sociale del Consorzio Cooperative Lavoratori e lo spazio di aggregazione degli abitanti del condominio, ha aperto i battenti il Laboratorio di Serpica Naro, vincitore del contest con una proposta biennale che innesta in ambito sartoriale e creativo le pratiche collaborative del “fare” proprie della cultura cooperativa.
All’attivo già quattro corsi e altri in partenza: il corso di cucito creativo base (il lunedì sera dalle 19 alle 21 e il mercoledì a pranzo dalle 12.30 alle 14.30), con anche un’edizione speciale “Per gli uomini che non devono chiedere mai” che insegna l’abc del cucito ai maschi più intraprendenti, il martedì sera (dalle 19 alle 21). In lavorazione anche un corso di cucito creativo avanzato con inizio previsto nel mese di marzo.
“Serpica Naro non è un negozio di sartoria o una scuola di formazione come la si intende solitamente”, spiega Chiara, una delle coordinatrici del poliedrico gruppo di professionisti che anima l’associazione. “I nostri corsi sono più una occasione di sperimentazione, di incontro e condivisione di conoscenze e competenze. Tanto che molte delle persone che hanno frequentato i nostri corsi o semplicemente si sono affacciate in laboratorio per conoscerci, hanno già proposto altre attività e corsi, mettendo a disposizione di tutti le loro esperienze. Ida, una signora che faceva la magliaia si è proposta, ora che è in pensione, di venire da noi e mostrarci come si usa la macchina per maglieria. O, ancora, un amico che ama pescare, ci ha proposto un corso dedicato ai nodi e al loro impiego per esempio per costruire un’amaca e tanti altri oggetti”.
Un’apertura e uno scambio virtuoso che, fin da subito, ha centrato l’obiettivo di costruire relazioni, come dimostrano le collaborazioni con le altre associazioni del quartiere. Una fra tutte, l’associazione di promozione sociale “Baia del Re” che lavora sui temi della prevenzione del disagio sociale, soprattutto giovanile, il sostegno alle famiglie con problematiche sociali e abitative e l’integrazione dei migranti: “Con loro abbiamo attivato il laboratorio sociale “Parla come cuci”, una mattinata di cucito interculturale aperta a tutti con le donne straniere che frequentano la scuola di italiano dell’associazione”. La comunità si tesse anche con ago, uncinetto e filati.
Potete scoprire Serpica Naro in via Monegani, lato opposto al parchetto delle scuole. Oppure on line sul sito www.serpicanaro.com. Per essere avvisati sui nuovi corsi in partenza, date, orari e costi di partecipazione scrivete a lab@serpicanaro.org.